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E cosi, ora fate anche voi parte del “club”; un club molto numeroso, ma questo non è necessariamente un vantaggio. Siete ormai in balia delle reti private, una condizione che, a quanto pare, provoca invariabilmente il cosiddetto “disturbo da VPN”. Dalla vostra postazione di lavoro remota dovete effettuare un collegamento protetto alla struttura IT centrale che ospita i dati che vi servono ogni giorno per svolgere le vostre attività essenziali. E il motivo principale per cui dovete effettuare questo collegamento protetto è la stampa. Cosa fare? Secondo il parere comune dovete ricorrere a una rete VPN (Virtual Private Network).

Il settore delle VPN ha un giro d’affari annuo di oltre 20 miliardi di USD e, indipendentemente dal marchio prescelto, è facile prevedere quale sarà il range di costo. I fornitori di VPN generalmente adottano tre o quattro piani tariffari o di abbonamento così suddivisi:

  • 1 mese: da 7 a 13 USD
  • 3 mesi: da 5 a 12 USD al mese
  • 6 mesi: da 4 a 11 USD al mese
  • 1 anno: da 3 a 10 USD al mese

La tariffa media di 10 USD al mese sembra abbordabile, giusto? Forse, almeno finché non vi rendete conto che viene applicata a ogni singola workstation che necessita di un canale privato da e verso l’host. In teoria, un sito con 50 utenti remoti può spendere fino a 6.000 USD l’anno per il servizio.

Benché i vantaggi offerti dalle VPN siano generalmente maggiori degli svantaggi, vi sono altri aspetti da considerare. Anche la migliore VPN sul mercato può in qualche modo rallentare la connessione a Internet. Qualora una VPN dovesse subire interruzioni (situazione poco frequente, ma possibile), esiste il rischio concreto di fughe degli indirizzi IP. Malware e captcha ancora non riscuotono la dovuta attenzione, e in alcune nazioni di grandi dimensioni (come Russia, Cina, e così via) le VPN sono limitate. E soprattutto, c’è il problema di rendere il client della VPN disponibile a tutti gli utenti remoti che ne hanno bisogno. Detto questo, il fattore di maggiore delusione nei confronti dei fornitori di VPN restano comunque i costi.

Ora, immaginate che esista il modo di eseguire in sicurezza le attività di stampa della vostra applicazione back-end da una postazione remota e senza VPN. Vi piacerebbe ricevere una notifica quando la stampa dalla vostra applicazione viene messa in coda, in attesa che accettiate la consegna dei documenti?

Buone notizie! Oggi esiste una soluzione che abbiamo chiamato Affiliate Print.

La funzionalità Affiliate Print consente agli utenti remoti di inviare le richieste di stampa tramite connessioni HTTPS-over-SSL. Il lavoro di stampa viene messo in coda, mentre al sito remoto viene inviata una notifica tramite un apposito hub IoT (Internet of Things, o Internet delle cose) basato su cloud gestito da LRS. La coda di stampa presso il sito host viene configurata come Affiliate Printer facente riferimento al dispositivo desiderato presso il sito remoto.

Quindi, attraverso la connessione Internet HTTPS-over-SSL sicura, i dati di stampa vengono trasmessi a un piccolo agent installato su un server presso il sito remoto, e infine inoltrati al dispositivo di stampa vero e proprio. Lo stato del processo di stampa viene monitorato attraverso uno scambio di messaggi tra il sito affiliato e quelli remoti, finché non viene verificata l’avvenuta stampa del lavoro. La soluzione è protetta da doppie chiavi software, presso il sito host e i siti remoti.

Se vi sembra un’alternativa praticabile al vostro attuale impiego di prodotti VPN, rivolgetevi a LRS e illustrateci le vostre esigenze specifiche. Grazie a oltre 40 anni di esperienza nella stampa documentale e a un portafoglio di prodotti di grande affidabilità, siamo in grado di risolvere praticamente qualsiasi problema.


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