Nel primo della nostra serie di articoli sui problemi IT, si è parlato delle difficoltà di mappatura delle stampanti in ambienti Windows. Trovare e installare le stampanti è già abbastanza difficile quando gli utenti accedono più o meno quotidianamente alle stesse workstation. Ma se volete veramente mettervi alla prova, considerate cosa accade quando i singoli utenti non dispongono di una postazione di lavoro fissa. Immaginate che a ogni login sia necessario ricostruire da zero l’intero ambiente di stampa.
Nel corso degli anni, le organizzazioni hanno adottato diversi approcci per organizzare l’ambiente ufficio in cui lavorano i dipendenti. A volte i cambiamenti sono originati da un problema di costi, da requisiti di sicurezza, iniziative di semplificazione IT, attività di consolidamento hardware o altri fattori. Per lo più, e nei casi migliori, le esigenze dell’utente finale sono state messe in secondo piano. Fino a oggi.
Innumerevoli organizzazioni (tra cui LRS) iniziano a dare più risalto all’esperienza utente finale. Purtroppo, questi utenti hanno subito gli influssi negativi di alcune modifiche implementate in passato, a discapito degli aspetti pratici della stampa. Per i reparti IT la scelta non è banale: fare retromarcia sulle modifiche del passato, o cercare di farle funzionare in modo più semplice? Dato il tempo e il capitale impegnati per questi progetti, quest’ultima opzione è ovviamente preferibile.
I progetti di Infrastruttura desktop virtuale (VDI) e stampante multifunzione di gruppo di lavoro condivisa (MFP) rappresentano due esempi di iniziative che hanno apportato più vantaggio ai reparti IT che agli utenti finali che se ne servono. Perché? In entrambi i casi, gli utenti hanno percepito che venivano “privati” di qualcosa: PC fisici nel primo caso e stampanti desktop personali nel secondo. Avete presente quel potente computer desktop o portatile, che potete personalizzare come volete con quel software che avete scaricato dal Web? O la stampante proprio lì accanto alla vostra scrivania, con cui potete stampare anche le vostre foto? Beh... il reparto IT li sostituisce con una stazione di lavoro “vuota”, bloccata e pre-caricata con il solo software autorizzato dall’azienda. In compenso, ora che per recuperare le vostre stampe dovrete arrivare al dispositivo MFP in fondo al corridoio, vicino alla macchinetta del caffè, potrete segnare nuovi record sul vostro orologio fitness.
Nel complesso, se queste trasformazioni permettono all’azienda di ridurre i costi, è probabile che per l’utente finale comportino alcuni disagi. In molti casi, ogni volta che un utente si disconnette dalla sessione VDI, vengono perse le modifiche apportate alle stampanti predefinite, alle loro impostazioni, ai driver, ecc. All’accesso successivo, anche se l’utente lavora dalla stessa postazione, questi dati devono essere reimpostati,
creando un disagio sia per l’utente finale sia per gli amministratori di sistema. Mantenere sincronizzate le modifiche alla sessione utente e quelle sul lato server è a dir poco difficile, soprattutto quando si tratta di aggiornare i driver o di rimuovere o aggiungere code di stampa. Sono disponibili molte informazioni sulla stampa in ambienti VDI e sull’utilizzo di strumenti di mappatura delle stampanti, ad esempio qui, sul sito di supporto di Citrix. Ma in generale, possiamo dire che non è una passeggiata.
Torniamo al cosiddetto “ufficio del futuro”, interamente centrato sulla praticità per l’utente finale e quindi con una modalità di gestione di stampa più semplice da usare. Fortunatamente, esistono diversi modi per migliorare l’esperienza di stampa negli ambienti VDI, ad esempio gli strumenti di mappatura delle stampanti e la stampa di prossimità. Abbiamo trattato gli strumenti di mappatura delle stampanti Windows nel primo articolo di questa serie, e questo vale anche negli ambienti VDI. Questi permettono agli utenti finale di individuare e installare facilmente le stampanti, senza coinvolgere l’helpdesk. In un ambiente VDI, questi strumenti avanzati memorizzano anche le modifiche di stampa effettuate durante una sessione e le ricordano al login successivo.
Dal punto di vista dell’utente finale, la stampa “funziona” come su un normale PC Windows, e questo avviene anche per i driver di stampa nativi. La pagina disponibile sul sito Citrix menziona l’utilizzo del loro driver di stampa universale, che ha senso in uno scenario così complesso. Tuttavia, l’approccio di LRS basato sulla mappatura delle stampanti consente di utilizzare i driver di stampa nativi senza generare conflitti tra le informazioni del server e quelle delle sessioni.
La stampa di prossimità offre un’altra possibilità per agevolare la stampa VDI e ridurre la complessità IT. In base a dove si trova l’utente finale, le stampanti più vicine vengono installate automaticamente senza alcun intervento dell’utente né dell’helpdesk. Immaginate di entrare in un nuovo ufficio dove non si era mai stati prima. All’avvio della la sessione, potete inviare la stampa sulle stampanti più vicine, automaticamente. L’indirizzo IP del terminale determina le stampanti associate alla sessione, e i documenti stampati sono sempre nelle vicinanze. Poiché vi sono meno parametri da impostare e gestire, il lavoro degli utenti e degli amministratori IT è più semplice.
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