Per me, avere a che fare con i reparti sviluppo dei vari produttori di stampanti non è certo una passeggiata. Ma immagino che per loro sia altrettanto irritante, perché significa che uno dei nostri comuni clienti ha segnalato un problema di difficile risoluzione. Di solito si tratta di un documento importante che non si stampa come dovrebbe, oppure di una particolare “funzionalità” hardware del dispositivo che non funziona correttamente con il software LRS.
Tuttavia, due mesi fa ho avuto una piacevole sorpresa quando il gruppo SATO, produttore leader di soluzioni di identificazione automatica, ci ha contattati per chiederci di testare il supporto del metodo PJL bidirezionale della loro ultima applicazione per stampanti. Finora, infatti, le stampanti per etichette erano dispositivi piuttosto elementari. A mio avviso, i produttori sembrano più interessati alla “robustezza” che alle funzionalità avanzate che un sistema di gestione dell’output (come VPSX) è nato per offrire. Un classico esempio è il supporto bidirezionale del metodo PJL, che in caso di guasto o errore del dispositivo consente di riprendere la stampa esattamente dove si è interrotta, e verifica e visualizza con esattezza lo stato dello stampante durante la stampa.
Ora questa lacuna è stata colmata dall’esclusiva tecnologia AEP (Application Enabled Printing) sviluppata da SATO. La nuova app di SATO si installa direttamente sulla stampante tramite USB o trasferimento su rete interna, e con l’impiego della soluzione LRS gestisce tutte le comunicazioni basate su PJL. L’app non interferisce con nessun’altra funzione della stampante, che dunque può essere utilizzata senza problemi nel sistema esistente del cliente. È inoltre possibile incorporare nell’app aggiornamenti e aggiunte, e poi implementarli da un centro di controllo situato nell’ambiente centrale. In questo modo il funzionamento della stampante è più flessibile, e risponde al meglio alle mutevoli esigenze del cliente.
Le etichette sono un ottimo esempio di output business-critical. Eventuali etichette mancanti o duplicate, infatti, possono davvero sconvolgere i processi di business. Nel settore clinico e della logistica, la stampa delle etichette deve funzionare alla perfezione per garantire la totale assenza di errori, che avrebbero un costo elevato in termini sia di tempo che di denaro. La nuova app di SATO, con pieno supporto delle nostre funzioni PJL bidirezionali, rappresenta un enorme passo avanti verso la stampa sicura su stampanti per etichette dedicate, ed elimina alcuni dei problemi che causano la mancata stampa o la duplicazione di alcune etichette.
Nel realizzare questa funzionalità, il programmatore di SATO ha davvero svolto un ottimo lavoro in breve tempo (Magnus, se stai leggendo, grazie per l’elegante implementazione). La funzionalità è stata implementata come un’applicazione caricabile su qualsiasi stampante SATO della serie CLNX mediante il firmware esistente. È stata testata con il firmware versione 1.9.0-r9, ma dovrebbe funzionare anche con la versione 1.8.4-r1.
Vale la pena notare che, oltre al formato SBPL proprietario (SATO Barcode Program Language), SATO supporta anche un interprete ZPL e che il feedback del metodo PJL funziona ottimamente con il supporto per le etichette RFID. Di conseguenza, se una scrittura RFID non riesce, è possibile correre ai ripari nel sistema di gestione dell’output.
Riconoscendo l’enorme contributo dato da entrambe le aziende a un’area della stampa davvero ostica, sono molto impaziente di assistere all’implementazione di questa nuova app.